In epoca di pandemie e distanziamento sociale, le indagini online consentono di continuare a fare ricerca, diventando forse lo strumento di analisi più utile alla comprensione della società. Se infatti focus group dal vivo e interviste sul campo non sono attività praticabili in tempi di Covid-19, con la ricerca trasportata online è ancora possibile rilevare abitudini e opinioni della popolazione in tutta sicurezza, fornendo inoltre indirizzi e strategie da seguire per la ripresa.
Indagini online: cosa sono
Le indagini online sono uno strumento di ricerca e si presentano come dei questionari da auto compilare in modo anonimo. Possono essere compilati e restituiti tramite e-mail, anche se sempre più spesso è sufficiente cliccare su un link che rimanda al questionario e salva le risposte direttamente online. Grazie a questa modalità di intervista, gli enti di ricerca, come OUT, possono continuare a raccogliere dati ed informazioni per effettuare un’analisi della società o di un settore particolare, come ad esempio il turismo. I risultati vengono poi analizzati e forniscono non solo una fotografia del settore o del segmento di società indagata, ma possono servire come base di partenza per attuare miglioramenti e andare incontro alle necessità del singolo cittadino/fruitore e degli attori coinvolti nell’erogazione di servizi.
I dati raccolti e la privacy dei sondaggi online
Abbiamo già detto che tutti i dati raccolti con i sondaggi online vengono trattati in modo anonimo, ma di solito quando si struttura un questionario le prime domande riguardano età, genere o Comune di residenza/domicilio. Come fa allora il questionario a non danneggiare la privacy di chi risponde?
Prima di tutto è bene assicurarsi che l’istituto di ricerca che propone il questionario rilasci tutte le informazioni riguardo al GDPR, il nuovo regolamento sulla privacy in vigore nella comunità europea.
In secondo luogo è sufficiente essere sicuri di non rispondere a domande che chiedano in maniera esplicita informazioni come:
- nome completo;
- indirizzo preciso di residenza;
- informazioni sui documenti.
Le domande su genere, età e Comune di residenza servono invece ai ricercatori solo per aggregare chi risponde ad un determinato gruppo o contesto sociale (in gergo si parla appunto di dati aggregati) e quindi descrivere abitudini, opinioni ed atteggiamenti di un determinato campione. Sono dunque domande necessarie ai fini della validità della ricerca in atto.
Un esempio di indagine condotta con queste modalità è il nostro questionario sul Turismo ai tempi del Covid-19, realizzato nell’ambito di una ricerca che vuole comprendere gli impatti della pandemia sul turismo e il futuro di questo settore.
Esiste tuttavia un altro tipo di indagine online che richiede un’iscrizione e dati specifici della persona. In questo caso parliamo di panel.
Panel: cos’è e perché iscriversi
Con il termine panel si indica un gruppo di persone a cui vengono regolarmente sottoposti questionari in maniera continuativa, con lo scopo di rilevare le loro abitudini o atteggiamenti nel corso del tempo, siano esse di consumo o di vita.
Dato che ai panelisti, cioè gli iscritti al panel, vengono sottoposte più rilevazioni, è necessario che essi siano registrati, fornendo informazioni come recapito e-mail o data esatta di nascita, perché si deve avere la certezza che rispondano a tutto il ciclo di questionari e sempre una sola volta per indagine. A volte gli istituti di ricerca hanno bisogno di intervistare solo una determinata fascia di popolazione, per questo, con la registrazione degli utenti, possono segmentare il loro bacino e sottoporre il questionario solo al gruppo che davvero è di interesse ai fini della loro indagine.
Nonostante il rilascio di informazioni considerate sensibili, ai panelisti viene comunque garantito il rispetto della loro privacy. I ricercatori infatti non sono a conoscenza dell’identità esatta dell’intervistato, al quale di solito viene assegnato un codice univoco. L’anonimato e le norme del GDPR vengono dunque rispettate anche nel panel.
L’importanza dell’iscrizione al panel
Il panel è oggi più che mai uno strumento di ricerca sociale necessario. Con l’emergenza Covid-19 c’è bisogno infatti di analizzare i cambiamenti della società e di fornire al più presto proposte per una ripartenza dell’economia e della società in sicurezza. Con le indagini online si possono analizzare i nuovi bisogni della popolazione e suggerire quelle modifiche allo stile di vita contemporaneo che adesso devono essere messe in campo per mantenere la sicurezza e convivere con il virus.
Si potrebbe dunque considerare la partecipazione ad un panel come un segno, da parte degli individui, di cittadinanza attiva in quanto anche l’analisi dell’attuale stato della società e dei cittadini può fornire indicazioni per una corretta ripartenza.
Un esempio di panel è quello che stiamo costruendo con le nostre indagini IN-OUT. Iscriversi al panel consentirà al nostro gruppo di ricerca di individuare le nuove necessità del turista. I risultati delle rilevazioni saranno condivisi con gli stakeholder che potranno apportare modifiche concrete e utili al turismo, uno dei settori più colpiti da questa pandemia.
Per iscriversi al panel e partecipare alle nostre indagini online è sufficiente andare a questa pagina. Chiunque potrà contribuire in maniera rilevante al mutamento della società in generale e del settore turistico italiano in particolare.
A cura di
Redazione
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