Dall’estate al Natale, come la città campana ha accolto e accoglie i visitatori
Grazie ai numerosissimi turisti che ogni anno vi si recano, il turismo a Sorrento è una delle maggiori fonti di guadagno per l’economia della città campana.
I visitatori popolano la città delle sirene non solo d’estate, ma anche durante le festività natalizie. E passare il Natale a Sorrento è diventata ormai una consuetudine, per i molti che vi ritornano e per i tanti nuovi che arrivano per la prima volta, rendendo la città un must visit anche durante la bassa stagione. Scopriremo come questa località sia stata sempre oggetto di turismo nel corso dei secoli e come in epoca moderna non è considerata solo una meta estiva, perché è stata capace di creare attrattiva anche durante il periodo invernale.
Come nasce il turismo a Sorrento
Una premessa è d’obbligo: sebbene la città goda di maggiore affluenza durante il periodo che va da marzo a ottobre (l’87% presenze si concentra in questo periodo), le manovre dell’imprenditoria alberghiera e semi-alberghiera, assieme all’azione di rinomati tour operator internazionali che operano nel territorio da generazioni, hanno fatto in modo di “allungare” la stagione e di creare eventi durante diversi periodi dell’anno. Il Natale a Sorrento è, ad esempio, il prodotto di una economia basata sull’arte del saper sfruttare territorio e immagine a 360°.
Sorrento e il Turismo nei secoli
Nel corso dei secoli, Sorrento è stata prima colonia della Magna Grecia e ha ospitato poi la nobiltà romana durante l’impero di Tiberio. È stata riscoperta con il Grand Tour, diventando meta di visitatori stagionali, artisti e nobili. Da allora l’economia locale si è plasmata di modo da sfruttare al massimo questa stagionalità. La città è stata inoltre base operativa degli inglesi durante i due conflitti mondiali ed i britannici l’hanno particolarmente apprezzata, tanto da diventare tra i primi avventori della città.
Negli anni Sessanta del secolo scorso, i fondi della cassa per il mezzogiorno hanno permesso a Sorento di trasformarsi in un centro all’avanguardia rispetto a servizi e strutture pubbliche, ed è stata colta l’occasione per allargare l’offerta ricettiva di tutta la città. Nasce in questi anni la fase di turismo moderno di Sorrento: un turismo estivo, ma con grandi picchi anche in primavera e per le ferie natalizie, composto maggiormente da turisti inglesi, americani e tedeschi e dal salotto buono del mezzogiorno, napoletani in special modo. Un turismo di affezionati, che investono in città e tornano anche più volte l’anno.
Sorrento e il turismo moderno
La tendenza alla stagionalità cambia con l’avvento delle strutture extra-alberghiere, bed and breakfast e case-vacanza su tutte. La loro presenza ha permesso un afflusso turistico anche durante la bassa stagione, offrendo la possibilità di alloggio anche nei periodi in cui i grandi alberghi chiudono. Ad oggi la presenza di queste strutture garantisce addirittura picchi di posti letto occupati maggiori rispetto ai mesi di Maggio e Settembre, campioni di presenze stagionali/annue della zona, proprio nei giorni di Natale e Capodanno a coronamento del progetto di de-stagionalizzazione dei flussi turistici.
La tradizione del Natale a Sorrento
Negli ultimi anni Sorrento si è affermata come meta molto ambita nel periodo natalizio e invernale, proponendo ogni anno per i suoi ospiti una serie di attrattive calendarizzate di modo da offrire ogni giorno un evento. Inoltre la città, già meta dello shopping, partecipa a diverse iniziative quali lo shopping-non stop per la stragrande maggioranza delle attività, oltre ad una serie di sconti e premi offerti dalla camera di commercio cittadina.
La lista delle attrazioni in città durante il periodo natalizio comprende:
- Il maxi albero di 25 metri, che assieme alla fitta rete di luminarie che adorna la Piazza Tasso genera un’evento a sé stante. Il giorno dell’accensione delle luci è seguito da tantissimi visitatori e numerose celebrità partecipano all’evento;
- I Maestri in mostra, rassegna di maestri presepiali che adornano chiese e spazi pubblici in città;
- Il circuito Grand Gourmet, evento seguito da numerosi ristoratori dell’area, che fa registrare ogni anno il tutto esaurito tra cenoni e sfide alla preparazione dei piatti della tradizione natalizia;
- Il “Ciuccio di fuoco”, ricorrenza particolarmente amata dai visitatori del napoletano e dintorni. Una festa rionale che celebra l’anno nuovo, nella quale viene bruciato un gigantesco fantoccio di paglia;
- Il circuito Giornate professionali del cinema, rassegna cinematografica di Blockbuster del passato e dei campioni di incassi dell’anno in corso, completamente gratuita;
- La gara di Giochi pirotecnici a Marina Grande, che a Capodanno ospita personaggi dello spettacolo e viene seguita da centinaia di locali e visitatori.
Ovviamente queste sono solo le principali attrattive. A Sorrento, durante tutto il periodo che va dal primo Dicembre alla prima settimana di Gennaio, è possibile trovare mercatini natalizi, concerti, rappresentazioni teatrali itineranti della tradizione e spettacoli di burattini per i più piccoli e le iniziative si susseguono per tutto l’inverno.
Si può parlare di bassa stagione a Sorrento?
Rispetto al passato, Sorrento si è riscoperta meta delle giornate natalizie e, sebbene vi siano più visitatori nei giorni di Natale e Capodanno che in tutto il resto dell’anno, la stagione turistica invernale rimane per Sorrento un periodo tutto sommato basso. I numeri da capogiro dell’affluenza turistica sono infatti conseguenza dei prezzi più agevoli della bassa stagione e della bella immagine che la città offre da sempre, oltre che all’offerta di servizi ed attrazioni. Una bolla di Natale insomma. Ma exploit come quelli della settimana natalizia sono sempre frequenti a Sorrento, che si propone per ospitare iniziative ed eventi, ricavando settimane di tutto esaurito in ogni periodo dell’anno e ottimi guadagni per le attività locali.
Questo meccanismo di riempimento della bassa stagione è frutto di secoli di processi di promozione e di valorizzazione della città, che si è proposta come locus amoenus. Si è confermata poi come una delle prime mete turistiche nazionali perché ha saputo gestire la forza di questa immagine ed è stata in grado di rispondere negli anni ad una domanda turistica sempre crescente. Basti guardare l’andamento dell’offerta ricettiva e delle presenze degli ultimi anni (anni riferimento 2008-2018)
- Strutture fascia alta (5 stelle) triplicate;
- Strutture fascia medio alta (4 stelle) cresciute di un terzo;
- Numero di camere triplicato.
Discorso a parte per lo sviluppo delle attività extra alberghiere, che hanno creato il fenomeno di stiramento della stagione turistica e favorito lo sviluppo della “bolla natalizia” (anni riferimento 2008- 2018)
- Esercizi extra alberghieri quadruplicati;
- Numero posti letto quintuplicato;
- Numero di camere triplicato;
- Media giorni/letti disponibili cresciuta di un terzo.
I numeri sono sicuramente generosi, e raccontano il costante sviluppo di un turismo a Sorrento che vuole, e sa, tenere il passo con la richiesta sempre crescente. Su questa domanda ha fondato la propria immagine e la propria fortuna, 365 giorni all’anno.
A cura di
Giancarlo Caruso
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